L’elica viene azionata attraverso un comando combinato che aziona sia l’invertitore con tre possibili posizioni (macchine avanti – folle – macchine indietro) che l’acceleratore con cui si regola la velocità di rotazione dal minimo al massimo.
L’effetto principale dell’elica è la spinta in avanti o all’indietro dello scafo (secondo il senso di rotazione) con intensità dipendente dalla velocità di rotazione della stessa.
Riguardo al senso di rotazione dell’elica ed alla conseguente direzione della propulsione, va considerato che esistono eliche di due tipi: destrorse e sinistrorse, in funzione della inclinazione delle loro pale.
Si definisce destrorsa l’elica che, vista da dietro (dalla poppa), ruota in senso orario con macchine avanti e in senso antiorario con macchine indietro. Viceversa si definisce sinistrorsa l’elica che, vista da dietro (dalla poppa), ruota in senso antiorario con macchine avanti e in senso orario con macchine indietro. Sulle barche da diporto sono ricorrenti entrambe le tipologie: più frequenti le destrorse con trasmissioni tradizionali in linea d’asse (Yanmar); più frequenti le sinistrorse con trasmissioni tipo SailDrive (Volvo).
L’effetto secondario dell’elica è una spinta trasversale (effetto evolutivo), perpendicolare all’asse dell’elica, verso destra o verso sinistra secondo il senso di rotazione, con intensità dipendente dalla velocità di rotazione della stessa.
L’elica che, vista da dietro, ruota in senso orario genera una spinta verso destra; è il caso di un’elica destrorsa con macchine avanti o di un’elica sinistrorsa con macchine indietro. L’elica che, vista da dietro, ruota in senso antiorario genera una spinta verso sinistra; è il caso di un’elica sinistrorsa con macchine avanti o di un’elica destrorsa con macchine indietro. Questo si può spiegare in quanto le pale effettuano la metà inferiore della loro rotazione in acque “più dense” e meno “cedevoli”, incontrando quindi una resistenza maggiore di quella incontrata nella metà superiore della loro rotazione che avviene in acque più vicine alla superficie e più facilmente “spostabili”.
Siccome l’elica si trova sempre dietro sia al baricentro della barca che alla sua chiglia, la spinta laterale dell’elica si traduce in una rotazione della barca sul suo asse verticale in senso orario o antiorario (vista da sopra) secondo che l’elica ruoti rispettivamente in senso antiorario o orario (vista da dietro).
Può sembrare complicato, ma è necessario avere chiaro che:
L’entità dell’effetto evolutivo dell’elica, quindi la tendenza della barca a ruotare di conseguenza, dipende sostanzialmente da due fattori: la velocità di rotazione dell’elica ed il suo posizionamento longitudinale sulla barca. Riguardo al primo punto, quindi, una manovra effettuata con “più motore” sarà maggiormente influenzata dall’effetto evolutivo dell’elica e vice versa. Riguardo al secondo punto, quanto più l’elica sarà in posizione arretrata tanto più l’effetto evolutivo sarà accentuato, in conseguenza del maggior braccio di leva a disposizione della forza generata dall’elica per ruotare la barca. Nella pratica le barche con trasmissione tradizionale in linea d’asse hanno l’elica in posizione arretrata e quindi evidenziano l’effetto evolutivo; quelle con trasmissione tipo SailDrive hanno l’elica situata su un piede posto appena dietro al motore, molto più vicina al baricentro della barca, e conseguentemente l’effetto evolutivo risulta molto attenuato, talvolta quasi impercettibile.
Può accadere che non si conosca a priori il tipo di elica installato sulla barca che ci accingiamo a condurre. In questo caso esistono tre metodi per scoprirlo: