Vi dirò subito che non sono un fanatico della nomenclatura marinara più ortodossa. Qualche volta penso che se ne faccia un uso ostentato. Altra cosa è rivolgere al proprio equipaggio ordini del tipo: “tira quella corda attaccata a quel coso sopra a quella rotella”. Indecente e soprattutto inefficace!
Nei disegni a seguire (figg. 2-3) sono riassunte le denominazioni dei principali elementi della barca “irrinunciabili” per comunicare correttamente e che saranno utilizzate nel testo. Useremo i termini inglesi nei casi in cui sono diventati universali.
In appendice si riporta un glossario dei termini usati nella trattazione che potrebbero non essere conosciuti. I termini in glossario nella maggior parte dei casi sono spiegati nel testo al loro primo utilizzo. Negli altri casi sono marcati con questo simbolo* alla prima ricorrenza.
Nel testo abbiamo chiamato la vela di prua “genoa” che spesso è chiamata anche “fiocco”. Quando non erano in uso le vele avvolgibili e la vela di prua veniva scelta all’interno di una serie secondo l’intensità del vento, queste erano denominate nell’ordine: Genoa (ev. 1 e 2), Fiocco (ev. 1 e 2), Tormentina e talvolta altre. In presenza di più vele intercambiabili questa è la denominazione corretta. In presenza di una sola vela avvolgibile potrebbe essere corretto chiamare “genoa” quella molto grande tipica degli armi in testa d’albero e “fiocco” quella un po’ più piccola tipica degli armi frazionati.